Fra quaranta giorni si voterà per i referendum sulla Giustizia.
Nella speranza che da qui al 12 giugno se ne cominci a parlare un po’ di più, qui un link per conoscere i quesiti.
Nel silenzio dei partiti, qualcun altro si sta mobilitando. Qui l’articolo del Dubbio, da Milano, sull’impegno dell’avvocatura meneghina.
Il clima in cui si arriva ai referendum è caldissimo. La (blanda, secondo molti garantisti) riforma del Csm votata alla Camera e ora al Senato ha scatenato la reazione del sindacato dei magistrati con la decisione di ricorrere allo sciopero: un potere dello Stato sciopererà contro una legge in discussione nel Parlamento sovrano, cioè un altro potere dello Stato. L’Anm difende le sue ragioni anche acquistando pagine sui giornali.