Su LiveSicilia Giovanni Fiandaca parla della attesa riforma della Giustizia.
“Ho già letto attentamente le proposte contenute nella predetta commissione, presieduta dall’ex presidente della Consulta Giorgio Lattanzi. Si tratta di proposte di notevole livello tecnico e a mio giudizio ampiamente condivisibili nel merito che puntano a obiettivi importanti quali il potenziamento della dimensione garantistica delle indagini preliminari, la riduzione dei tempi del processo nelle sue varie fasi, la delimitazione in senso garantista delle funzioni di accusa (prescrivendo ai pubblici ministeri di richiedere il rinvio a giudizio solo in presenza di elementi tali da determinare la condanna), l’estensione della sfera di applicabilità della causa di non punibilità per tenuità del fatto, la revisione del sistema sanzionatorio all’insegna di una riduzione del ricorso alla pena detentiva, di una modifica della disciplina della pena pecuniaria volta a potenziarne l’applicazione, di un ampliamento del ventaglio delle sanzioni extracarcerarie e di un maggiore spazio agli strumenti della giustizia riparativa. In poche parole, un insieme di proposte che segnano un potenziale passaggio dalla rozza demagogia punitiva degli ultimissimi anni a una prospettiva di recupero di una giustizia penale finalmente di nuovo orientata secondo i principi del costituzionalismo nazionale ed europeo” .
Qui l’intervista di Salvo Toscano al giurista.