Una ricerca rigorosa di prove e riscontri come condizione per imbastire i processi; l’idea di una netta separazione tra magistratura inquirente e giudicante; l’orrore per la cultura del sospetto e per l’uso politico della giustizia; la parsimonia nell’esposizione mediatica.
Questo era Giovanni Falcone.
E per questo oltre a essere il nemico dei mafiosi lo era anche dei giustizialisti. Anzi, la sua vicenda incarna alla perfezione la verità per cui il giustizialismo è la negazione della Giustizia.