Insomma, le elezioni di Emilia Romagna e Calabria, sommate a quelle dell’Umbria, solo su un fatto danno un segnale univoco. E cioè che la stagione del Movimento 5 Stelle è finita. L’era dell’honestà-ttà-ttà, del davigotravagliopensiero come faro, del populismo assetato di vendetta vede battere le sue ultime ore. Resta solo da capire una cosa. E cioè quanto tempo impiegherà a capirlo il Partito democratico. Che in condominio con i pentastellati governano con un atteggiamento che dire remissivo è eufemistico. Si desteranno i dem da qui alle Politiche? Butteranno nel water i decreti sicurezza tirando bene lo sciacquone? Metteranno mano all’odiosa riforma del fine processo mai voluta dal ministro “gliinnocentinonvanno incarcere”? Stiamo a vedere.