Carolina Girasole fu arrestata e agli arresti, tra carcere e domiciliari, rimase per 168 giorni. Poi il processo. Assolta in primo grado. L’accusa fa appello. perché nel nostro ordinamento il concetto dell’al di là di ogni ragionevole dubbio non esiste, visto che si può ripetere il processo dopo che un giudice ti ha assolto (e un ragionevole dubbio, se poi in appello ti condannano, forse rimane a quel punto, no?). Ma tant’è. Appello e ancora assoluzione. A maggio scorso. Ora le motivazioni. Ne scrive Il Dubbio, che attacca: “Se c’è una certezza, sei anni dopo l’arresto choc dell’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, è che di prove di un accordo collusivo tra l’icona antimafia e il clan Arena non c’è traccia “. Qui l’articolo completo.
Sul Foglio, Adriano Sofri propone la storia di Raffaele. Gliela segnalarono per lettera, con documenti a corredo. Raffaele “sforò” i domiciliari di due metri, per acciuffare un bambino che rischiava di finire arrotato. Lo rispedirono in cella. Qui l’articolo.