Il Dubbio ha scritto in un retroscena che il governo avrebbe deciso di abbandonare per il momento l’idea della riforma della separazione delle carriere tra pm e giudicanti. Qui l’articolo di Valentina Stella.
E in effetti più fonti parlamentari hanno riferito che lo stop verrebbe proprio dall’azionista di maggioranza del governo, ossia da Fratelli D’Italia. Il motivo? Come detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non vuole creare strappi con le toghe
Un’altra delusione dal Nordio ministro diverso dal Nordio editorialista? Possibile.
La volontà di non creare conflitti soprattutto con la magistratura associata si potrebbe trarre anche dal ritardo con cui verranno approvati i decreti attuativi sulla riforma del Consiglio Superiore della Magistratura e dell’ordinamento giudiziario.
Scrive Enrico Costa, parlamentare di Azione-Italia viva, commentando l’articolo: “Non toccano l’abuso d’ufficio, riaprono le porte girevoli magistratura-politica, rinviano l’esercizio delle deleghe sul fascicolo dei magistrati, sugli avvocati nei consigli giudiziari, sulla riduzione dei fuori ruolo. Se fanno dietrofront pure sulla separazione delle carriere… “.
Un tweet a cui tanti utenti rispondono. La replica più tranchant la riportiamo a seguire.