Anche se è passato qualche giorno ormai, lo sconcerto per la sentenza sulla tragedia di Viareggio resta. Che in questo Paese si condanni penalmente l’amministratore delegato di una gigantesca azienda (Mauro Moretti) perché delle persone sono morte per un disastro dovuto a un assile non fa più impressione a nessuno o quasi.
E’ la folle logica della “responsabilità oggettiva” portata alle sue conseguenze più surreali, che poi, dice qui sul Foglio il giurista Vittorio Manes, è null’altro che la logica del capro espiatorio a tutti i costi.
possibile che in questo paese un ad debba rispondere penalmente di ogni cosa, persino di un assile difettoso montato sotto a un carro cisterna di responsabilità di un’impresa tedesca?
Sì, è possibile. Ed è già successo. E succederà ancora. Magari anche per la tragedia della Marmolada si troverà qualcuno da condannare. E’ “il bisogno emotivo”, per usare le parole del giurista, di trovare un colpevole a ogni costo, diventa un faro. Ma è questa la Giustizia che vogliamo?