“Ripensare sul serio l’ergastolo”. Questa la posizione espressa a braccio da Papa Francesco ai penalisti internazionali, ricevuti in udienza.
“Le carceri – ha detto Francesco fuori testo – devono avere sempre finestre, cioè orizzonti. Dobbiamo guardare ad un reinserimento, pensare profondamente al modo di gestione delle carceri, cercando di seminare speranze di reinserimento e pensando se siamo capaci di accompagnare queste persone”.
Ai partecipanti al XX Congresso dell’Associazione internazionale di diritto penale Bergoglio ha parlato in modo chiaro. Francesco – riporta la cronaca de Il Dubbio – ha affrontato la piaga degli abusi del potere sanzionatorio. A partire da un «uso arbitrario della carcerazione preventiva», per la quale il Papa si è detto preoccupato .
È importante secondo il Papa intervenire «per evitare che la demagogia punitiva degeneri in incentivo alla violenza». Condotte «inammissibili in uno Stato di diritto – ha ammonito Francesco – e che in genere accompagnano i pregiudizi razzisti e il disprezzo verso le fasce sociali di emarginazione».
E la lezione del Papa sul carcere è chiara: «Si tratta di fare giustizia alla vittima, non di giustiziare l’aggressore».
(foto Jeffrey Bruno)